di Michele Alloggio
Quali piedi occorrono per la comunità parrocchiale di Santa Maria Assunta in Sannicandro? Quali piedi
dovranno percorrere le strade della Chiesa italiane dribblando difficoltà e diffidenza e puntando dritto
verso le sfide che la nostra società impone? Questi sono stati gli interrogativi che Suor Mimma Scalera e il
gruppo degli educatori dei gruppi giovani e giovanissimi hanno analizzato durante l’ultimo campo scuola
parrocchiale, dal 2 all’8 Agosto nei pressi di Colle San Marco. Le risposte non sono mancate, suggerite e
ispirate dagli scritti di Don Albanese e da testimoni luminosissimi che hanno accompagnato una settimana
ricca di riflessione, spiritualità e amicizia.
Quali piedi si diceva per la chiesa del futuro si diceva.Di certo gli stessi piedi veloci e combattivi, che hanno spinto Santa Maria de Mattias a credere nel sogno che l’educazione delle nuove generazioni potesse divenire fonte di evangelizzazione e riscatto.Sicuramente gli stessi piedi coraggiosi che Don Pino Puglisi ha messo in moto costruendo una Chiesa non del soccorso ma della prevenzione e della testa alta. Senza dubbio piedi che sappiano accogliere puntando all’esterno, raggiungendo i luoghi più dimenticati dalle nostre sagrestie, come il Concilio ci chiede da tempo.
Soprattutto piedi giovani che abbiano voglia di sporcarsi sui viottoli del nostro paese, abbandonando le comode moquette dell’indifferenza, del ripiegamento su se stessi e dell’auto sufficienza.
A tracciare la Via per questi percorsi ci penserà Cristo ed il suo Santo Spirito. A noi il compito di metterci in ascolto e partire, senza paura e senza mezzi termini perseverando in questo stile schietto ed evangelico che, credo, sia la più bella eredita che Suor Mimma Scalera ci consegna al termine di sei intensi anni vissuti assieme.
Se i piedi dei giovani sapranno correre nelle direzioni tracciate da Gesù per il nostro paese e per la Chiesa Italiana sapremo che buona parte del merito sarà suo.